Requiem d'inverno
- Giulia Silvestri
- 23 mar 2023
- Tempo di lettura: 3 min

Autore: Krisha Skies
Casa Editrice: Words Edizioni
Dove trovarlo: Amazon
Sul sito della CE
Formato: Copertina flessibile 15,90
Ebook 2,99 (o gratis su KU)
Genere: Fantasy Romance
TRAMA:
Lenora ha tutto ciò che potrebbe desiderare: è giovane, bella, ricca, anche se sprovvista di titolo nobiliare. Eppure, la sua vita non è come quella delle altre fanciulle dell’alta società della Repubblica. Il profumo inebriante dei narcisi, le maschere di pizzo, i raffinati balli aristocratici nascondono misteri legati alla morte e alla sorte dell’anima. Misteri noti solo a quelle come lei: gli Oboli, donne nate con il dono di poter aprire varchi tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
In una società in cui il denaro può comprare un posto nei Campi Fioriti dell’oltretomba, dietro lauti compensi Lenora presta i suoi servigi a facoltosi borghesi e a influenti aristocratici, protetta dall’irruente fratello maggiore Julian e desiderata dal perverso Duca di Burdak. Durante una delle traversate oltre la soglia dell’Ade, però, qualcosa sembra andare storto: la giovane incappa nel sovrano dell’oltretomba, l’affascinante e pericoloso Sommo Giudice Acheron.
Ma cosa lega Lenora e Acheron? E quando lei ne implorerà l’aiuto, cosa pretenderà in cambio il dio dei morti?

Il mio cuore, ormai, non batte più e io sono solo nebbia e fiori che profumano di morte.
Chiunque mi conosce ormai sa quanto sia legata ai miti greci e quanto li adoro. Perciò non potevo farmi sfuggire questa duologia ispirata al mito di Ade e Persefone! Ero partita con dei dubbi, lo ammetto, perché è un libro che molti hanno amato e avevo paura di trovarmi davanti all’ennesima storia d’amore fatta con lo stampino - invece mi sono ricreduta all’istante!
Fin da subito veniamo catapultati in un mondo originale, interessante, e del quale si vede che c’è stato un grande studio dietro. Ho trovato interessante l’uso degli Oboli, rendendoli umani e capaci di attraversare gli archi da loro creati per accompagnare i defunti - di chi può permetterselo - verso l’Ade. Come ho trovato molto bello l’uso di maschere per proteggere il volto dai giudici dell’Ade e che l’arco di Lenora sia atto di narcisi, i fiori collegati ad Ade nella mitologia greca, o che ci sia proprio una società di Oboli, di sole donne che devono fare i conti con un mondo di uomini che cerca di fermarle anche a causa di un cambiamento religioso sempre più pressante.
La storia cattura l’interesse del lettore grazie alle inaspettate svolte delle vicende narrate - che non sono mai scontate! - ma anche, e soprattutto, da uno stile di scrittura pulito, scorrevole ed elegante al tempo stesso. Sebbene non mi sia piaciuto il rapporto morboso con il fratello (Julian l’ho odiato per quasi tutto il libro) e non abbia amato particolarmente la protagonista e la schiera di uomini intorno a lei (dei quali ho apprezzato molto Maximus) ho trovato molto interessante la costruzione dell’Ade e dei suoi abitanti. I cani dell'ade sono davvero inquietanti, lo ammetto, ma Acheron, andando avanti con la storia, l’ho trovato un personaggio davvero interessante! Così come ho rivalutato di poco Lenora, che da ragazza che si sottomette e sa dire solo “Mio signore” decide di far vedere quanto vale, e non a caso la mia parte preferita è proprio quella della sfida!
Come ho detto, mi sono piaciuti molto di più mondo e personaggi oltremondani, ma ho trovato che sia un peccato che non siano stati mostrati molto di più, anche se intuisco quale sia il motivo e non vedo l’ora di scoprirlo con il secondo libro!!
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