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Minerve - Recensione








Titolo: Minerve Autore: Giuditta Ross

Pubblicazione: Self

Dove acquistarlo: Amazon

Pagine: 306

Prezzo: Gratis su Kindle Unlimited, Copertina flessibile 11,34 €

Copertina rigida 15,08 €









Trama:


La Guerra ci aveva strappato le nostre inutili certezze, la sua fame vorace non aveva fatto distinzioni. Ci aveva lasciati mozzi, inorriditi sulle macerie del nostro grande impero e tuttavia vittoriosi.

Il mondo dorato in cui vivevo non era che un guscio inconsistente che svelava le sue crepe. Vedevo quelle persone in pezzi e sapevo come aggiustarle.


Per Lord Nicolas Stanford, avevo un cervello fatto di viti e ingranaggi e forse lo era anche il mio cuore. Guardavo un oggetto inanimato e la mia mente era in grado di immaginare il meccanismo che l’avrebbe fatto muovere. Ero un’inventrice sul libro paga del signor Holmberg, l’uomo che aveva inventato le macchine in grado di sconfiggere i nostri invasori e vincere la Guerra. Egli sembrava comprendermi come nessuno al mondo e guardava con orgoglio al mio lavoro e alle mie aspirazioni.

Lui e Nicolas erano come il giorno e la notte ma io sapevo che avevano un segreto. Erano legati da una passione indicibile. L’avevo vista bruciare e quel fuoco sembrava lambirmi con le sue dita seducenti.

Presa in quel vortice non mi restava che cercare di non cadere come una falena sulla fiamma.

Per quanto mi dibattessi e lottassi, le pareti della mia gabbia dorata erano sempre pronte a chiudersi.

Non l’avrei permesso.

Avevo uno scopo, ero pronta per il futuro.


* * *


Eccoci qui con una nuova recensione!

Ringrazio ancora l’autrice per la copia che mi ha mandato, con il bellissimo pacchettino pieno di gadgets!!


Questa storia mi aveva ispirato perché è ambientata in una Londra vittoriana steampunk, unendo due cose che adoro, però, lo ammetto, non sono una grande fan dei rapporti poliamorosi quindi ero un po’ timorosa da quel punto di vista, eppure fin dai primi capitoli sono stata incantata da questo libro!


Prima di tutto, vorrei parlare dello stile di scrittura dell’autrice: magnetico, leggero ed elegante. È stata la prima cosa che mi ha colpita davvero, ha aiutato in modo perfetto a immaginare le scene nella mente senza nulla di superfluo, e ammiro molto l’autrice per questo (vorrei arrivare a certi livelli anche io, con la scrittura!).


I personaggi li ho trovati completi, del tutto umani e ben amalgamati con la storia. Tra tutti spicca, senza ombra di dubbio, la protagonista: Minerve è una donna moderna, che non si fa comandare, vuole lavorare e fare ciò che le piace senza essere limitata dal suo essere donna o farsi sentire inferiore in ciò che fa solo in quanto tale. Una donna forte che non ha paura di farsi vedere debole, di dire quello che pensa, talmente curiosa nel capire il mondo che si caccerà in un’avventura rischiosa, seguendo il suo buon cuore e il suo spirito battagliero nelle giuste cause. E per questo non è vista molto di buon occhio, soprattutto dalle altre signore che non la vedono ancora sposata. Sotto questi punti di vista mi sono immedesimata un po’ in lei, perché come sapete sono una persona abbastanza schietta, che non ha paura di far sentire la propria voce, e non potevo che sentirmi in armonia con lei. Dall’altra parte, i personaggi maschili mi hanno divisa: Lennart l’ho amato nel suo essere dolce, protettivo senza essere oppressivo, lasciando la libertà che le serviva e continuando a farle avere non solo il suo lavoro, ma anche aiutandola a migliorare e a salire di “rango”. Nicolas, invece, non sono riuscita ad apprezzarlo allo stesso modo: forse per il suo essere un dongiovanni, completo opposto di Lennart, e non proprio il tipo di ragazzo che ammiro.


Eppure sono rimasta sorpresa del loro completarsi, nel triangolo che si andrà a formare, mandando al lettore il messaggio che l’amore ha mille sfumature, come molti altri messaggi positivi che si andranno a trovare nelle pagine. Le scene più spinte mi avevano un po’ messo paura, perché è facile cadere nelle volgarità con questo tipo di rapporti, invece sono rimasta sorprendentemente sorpresa nello scoprire scene dolci, passionali e molto intime come un normalissimo rapporto d’amore.


La trama l’ho amata: sebbene avrei voluto leggere di più sul worldbuilding (oltre che accenni sulla guerra e su ciò che ha portato su Londra) e che lo steampunk fosse più presente, il mondo creato dall’autrice funziona, è coerente con se stesso e funziona molto bene come mondo alternativo alla nostra realtà vittoriana. Si vede anche un grande studio dietro a tutto questo e quello che riguarda le parti di robotica e fantascienza. Poi, da grande amante dei Mystery/thriller ho apprezzato la sottotrama legata a bambini e le loro sparizioni con ritrovamenti dei corpi deturpati. Non vedevo l’ora di risolvere questo mistero, per questo la lettura mi aveva preso prima di tutto il resto!


Che dire, una storia che ti tiene incollata alle pagine, che vorresti finire subito ma, allo stesso tempo, vorresti che duri molto di più, grazie a personaggi magnetici e interessanti. Consigliatissimo!


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