L'equilibrio del tutto
- Giulia Silvestri
- 12 giu 2023
- Tempo di lettura: 5 min

Titolo: Le cronache della lunga strada - l'equilibrio del tutto
Autore: Phedre Banshee
Dove acquistarlo: Amazon
CE: Self Publishing
Trama:
“Mi chiamo Nìgariel Gardell, sono stato uno scienziato, un soldato, un amico, un traditore, uno sciocco. Aggiungerei anche pazzo, ma quello lo sono tutt’ora. Ho amato, con tutte le mie forze, ma raramente l’amore è sufficiente. Ho visto il meglio e il peggio di ogni Razza dell’Ombra, ho visto le favole prendere vita, ho ingannato il tempo per assistere ad avvenimenti che giudicavo impossibili, e ora voglio raccontarveli.”
Dopo un’ibernazione di quasi cento anni, Nìgariel si risveglia in un mondo profondamente cambiato, dove gli Umani hanno perso il predominio e i Maghi, gli Elfi e i Nani possono finalmente vivere alla luce del sole. La Guerra dell’Ombra contro gli alieni Korg è alle porte e Nìgariel per sopravvivere dovrà trovare il suo posto e scendere a compromessi con i suoi lati più oscuri, che prenderanno sempre più spazio.
“Affinché possiate capire, bisogna partire dal principio. Tutto è iniziato con una morte. Se vi hanno detto che la morte non è un inizio, credetemi, vi hanno mentito.”
* * *
Oggi vi parlo di un libro che è stata una vera e propria rivelazione! Ringrazio l’autrice per avermi omaggiata della copia ebook e di avermi dato la possibilità, così, di scoprire una storia avvincente e originale!
Si chiama Le cronache della Lunga Strada: l'equilibrio del tutto, è il primo libro volume della saga “Cronache della Lunga Strada”. Libri con una trama e un worldbuilding come questo, con popoli alieni misti alle classiche razze fantasy in un mondo sci-fi, non ne ho mai letti, se non che mi ricorda Shannara per le razze dopo un futuro non proprio roseo per la terra (ma ho visto solo la serie tv, quindi le similitudini si fermano lì, anzi sono cose completamente diverse).
Ed è stata la prima cosa che mi ha colpito: ci troviamo fin da subito in un mondo strano ed enigmatico, scoprendo insieme al protagonista un panorama magico che è sempre stato all’oscuro degli umani e che si è fatto vivo e ha potuto vivere felicemente allo scoperto dopo l’arrivo degli alieni e il loro attacco agli umani. Infatti Nìgariel, uno scienziato dei giorni nostri, si ritroverà invischiato in una guerra che è ormai alle porte, la Guerra dell’Ombra, e dovrà trovare un modo per integrarsi, dopo varie scoperte - soprattutto sul suo conto. L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ confusa è il fatto che lui venga a conoscenza di fatti prima del lettore, quando in realtà dovrebbe accompagnarli nella scoperta, ma mi è piaciuto che rompesse spesso la quarta parte e raccontasse lui stesso la storia.
Il worldbuilding l’ho trovato molto interessante e ben fatto, e in un mondo così complesso faccio i miei complimenti all’autrice che è riuscita a destreggiarsi bene con tutte le info e i vari nomi/vicende che accadono sia nel corso della storia che nel passato, anche se a volte ci sono degli spiegoni che rallentano un po’ la lettura, soprattutto nei momenti di azione, ma è tutto così interessante che io personalmente non ci ho fatto molto caso. Un particolare che ho amato sono state le testimonianze agli inizi dei capitoli, che erano ripresi da lettere, dichiarazioni ufficiali, da libri e altre cose che facevano sempre parte di questo universo, fornendo informazioni in più all’interno del testo e dando un quadro più ampio alle dinamiche di questo mondo magico senza essere troppo invadenti. Davvero una bella idea!
L’ambientazione non mi era molto chiara, ho scoperto solo dopo che fosse ambientato in Italia, anche se forse ci sarei arrivata con la presenza delle creature del folklore italiano (che ho amato, sono rimasta sorpresa di trovare creature nostrane, ma pensavo più a un voler presentare anche elementi legati al nostro paese e non che fosse ambientato qui) e ho trovato interessante la creazione dei “mostri” da parte degli alieni, che dava un senso alla presenza di personaggi presi da fiabe e leggende. Allo stesso tempo, ho amato ancora di più il mondo dei fantasmi e quello degli umani rimasti dopo l’invasione aliena. Inoltre, ho trovato un po’ di confusione nel mostrare la società, infatti all'inizio non capivo le dinamiche dei popoli e tutto il resto a loro collegato, forse anche a causa di tutte le info messe insieme che potrebbero essere quasi un infodump, ma capisco che in un mondo così complesso sia difficile spiegare tutto quanto senza appesantire la lettura.
I personaggi li ho trovati ben sviluppati, con caratteri, passati e missioni del tutto differenti, che li hanno resi ben distinguibili gli uni dagli altri. Le vicende ruotano soprattutto su Dehrit, Nìgariel e Alkon, alcune volte anche da Lehiron, però ho trovato i secondari davvero “secondari”, tranne Sezena (che avrei preferito vedere anche in altre parti e non solo in quelle spicy), gli altri appaiono e scompaiono di continuo, senza essere troppo approfonditi e personalmente avrei apprezzato saperne di più, magari con altre interazioni con loro da parte di Nìgariel, infatti le lezioni (che potevano essere un punto d’incontro) duravano davvero poco per permettere un approfondimento sul loro rapporto. Anche per questo, ad alcune morti non ho battuto ciglio. Avrei amato anche sapere di più su Tohrik che ho amato dalla prima apparizione: i nani sono incredibili!
Per quanto riguarda i principali…Nìgariel mi è piaciuto molto, soprattutto il suo lato “più oscuro” con la vocina, è un personaggio umano (anche se il suo continuare a piangersi addosso a una certa mi aveva stancata, e ho odiato come trattasse Sezena, come uno zerbino, ma alla fine lei era consenziente, perciò…) ma devo dire che ho preferito Dehrit e Alkon (e shippavo più loro che Dehrit e Nìgariel, lo ammetto!). Ma poi, che nomi bellissimi hanno? Ho amato molto soprattutto Dehrit perché è un personaggio davvero complesso, con mille sfumature e un potere bellissimo (sì, Dehrit dovresti apprezzarlo di più *le punta un dito addosso*). Alkon era uno dei personaggi più enigmatici, non si capisce se è buono o cattivo, ed è proprio per questo che l’ho apprezzato (ho un debole per i personaggi così, scusate). Però, non mi è piaciuto il fatto che entrambi dovevano subire questo amore impossibile che in realtà poteva benissimo esserci e che potevano parlare tranquillamente, come due persone normali (no, non sono una grande fan degli ostacoli a forza nelle relazioni), però è un fattore puramente personale, c’è a chi piace.
Lo stile di scrittura è semplice, pulito e molto scorrevole. Ho trovato che sia un colpo di genio trattare la storia solo dal punto di vista di Nìgariel, ma permettendoci di vedere anche quello di Dehrit con i suoi pensieri attraverso il loro ciondolo (anche se, Nìga, meno stalker dai ahaha). L’inizio parte con calma, infatti non capivo se mi stesse prendendo o meno, ma andando avanti con i capitoli non riuscivo più a staccarmene e me lo sono quasi divorato (anzi, se avessi avuto più tempo, sicuramente l’avrei finito subito). Ci sono svariati colpi di scena, ma il finale è quello che più mi ha lasciata a bocca aperta, ma non vi farò spoiler.
Quindi, in sintesi, è un ottimo libro, che sento di consigliarvi se volete leggere un fantasy diverso dal solito, con grandi elementi sci-fi, alcuni accenni di Romance e Horror e personaggi davvero interessanti e che adorerete! Consigliatissimo.
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