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L'odore dell'anima


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Autore: Caterina Alagna

Titolo: L'odore dell'anima

Genere: Raccolta di poesie

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Trama:


Raccolta poetica che si focalizza sulle note introspettive che prendono forma sul palcoscenico dell'anima. All'apparenza ombrose, brillano di luce propria se attraversate da uno sguardo profondo. Tra alti e bassi, si muovono nel bizzarro spettacolo della vita in cui il bene e il male, il piacere e il dolore si uniscono in un intreccio indissolubile su cui si fonda l'essenza dell'animo umano.


* * *


Come sempre con le poesie sono un po’ titubante a dare pareri personali, e mi ci prendo un po’ più di tempo, perché sono pezzi dell’anima degli scrittori e appaiono sempre in modo diverso a chi le legge, per la loro vasta interpretazione che ognuno di noi può dargli. Infatti nelle stesse parole, negli stessi versi, non vedremo mai le stesse cose, avremo sempre i nostri modi di vederle.


Quello che mi ha colpito prima di tutto, di queste poesie (e ringrazio ancora l’autrice per avermi mandato la copia digitale), è la sincerità con la quale si racconta: esprime in modo libero quello che pensa, anche dalla parte più oscura della sua mente. Attraverso poesie a versi liberi, in rime o epanalesi, l’autrice ci accompagna in varie fasi della sua vita che più l’hanno colpita.


Alcune mi sono piaciute più di altre, a volte mi sono rivista in alcuni versi (e come dicevo anche in altre recensioni, è proprio questa la cosa bella della poesia: raccontare qualcosa di personale, ma che può essere uno specchio per i lettori), tutto sommato è una raccolta molto intensa, introspettiva e che sa descrivere i momenti più salienti della vita (come le sofferenze che ci accompagnano nel nostro percorso, la mancanza di una persona da amare, una perdita…) in modo molto d’impatto, che fa pensare, e non è una cosa facile liberarsi in questo modo, saper mettersi a nudo e saper raccontare la vita.


“Spesso mi sono sentita sola,

un tacito batuffolo di

lacrime e paura.”


Con questi versi, ripresi dalla poesia “Spesso mi sono sentita sola”, mi sono rivista particolarmente e penso che un po’ tutti ci si potremmo rivedere. Chi non ha mai sofferto? Chi non si è mai sentito piccolo, di fronte alle avversità che la vita ci riserva? Nella solitudine, magari, che si sa: colpisce molto forte e in profondità molto spesso. Con poche - semplici - parole è riuscita a esprimere un pensiero molto profondo, carico della sofferenza di quei momenti e che commuove.


Per questo faccio i miei complimenti all’autrice e vi consiglio di leggerla!


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