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Mugunghwa









Autore: Mariarosa Guarino

Casa Editrice: Self Publishing

Dove trovarlo: Amazon

Formato: Copertina flessibile 14,00

Copertina rigida 18,00

Ebook 2,69 (o gratis su KU)

Genere: Storico









Trama:


Vendetta. Onore. Giustizia.


Kim Myung-Soo ha in mente solo queste tre parole. Figlio illegittimo, trattato come uno scarto finché non viene abbandonato nel bosco e ritrovato dal mercante Moon.

Da allora la sua vita cambia e non solo, perché Kim Myung-Soo diventa Moon Mugung. Il suo nuovo nome significa immortalità e ricorda la resistenza del fiore di ibisco, capace di sopravvivere anche nelle condizioni più avverse.

Nella nuova famiglia il ragazzo impara cosa sia l'amore incondizionato, tuttavia la sua sete di vendetta non si placa e quando, un giorno, lui e Gang-Tae, il suo fratello acquisito, salvano la misteriosa Im Soo-Hwa, il destino sembra volergli dare l'occasione per riavere giustizia.

Non può esserci posto per l'amore in un cuore nero che grida vendetta. Non può esserci compassione né fratellanza.

Moon Mugung compirà la sua trasformazione, sporcandosi le mani di sangue e mutando a tratti il suo sentimento per Im Soo-Hwa in un mostro oscuro che lo divora. E quando l'anima pura di Gang-Tae tenterà di ritrovare il cuore di quel fratello che porta il nome di un fiore, potrebbe essere troppo tardi. I petali potrebbero già essere sporchi di sangue.


Due fratelli.

Un solo destino.

Amore e distruzione.

Sangue e Speranza.


“La famiglia non è qualcosa che si decide di avere o rifiutare, è lei a sceglierci e voi non avete speranze. Io sarò la vostra famiglia, Mugunghwa, e non riuscirete a tenermi lontano.”


* * *


Non ho letto moltissimi libri ambientati nei paesi orientali, quindi non sapevo cosa aspettarmi esattamente, ma la trama mi aveva catturata fin da subito (grazie anche alla bellissima copertina). Ho preso questa opportunità (ringrazio ancora l’autrice per la copia in anteprima) per ampliare così le mie letture ed entrare in un mondo nuovo per me, e non ne sono rimasta solo piacevolmente sorpresa, ma anche del tutto stregata!


Ho apprezzato lo stile di scrittura semplice, ma al tempo stesso un po’ ricercato, che ha dato il giusto ritmo alla lettura, permettendo al lettore di immergersi fin da subito nella storia senza troppi giri di parole o aggiungendo parti inutili. Così come ho trovato interessanti i dialoghi, non li ho mai trovati banali, ma anzi, hanno spesso dato spessore ai personaggi.


Passando all'ambientazione, ho riscontrato molto studio dietro al background durante la lettura. È evidente che l’autrice si sia informata molto bene sulla Corea e su quello che doveva scrivere, ed è una cosa che personalmente apprezzo sempre, perché creare dei background solidi (e fedeli alla realtà, dove serve) aiuta non solo a capire in che contesti si muovono i personaggi e le avventure, ma anche a rendere una storia credibile. Poi ho trovato i luoghi dove si svolgono le vicende molto belli e affascinanti, giusti per la storia.


La trama, come dicevo, mi ha affascinata fin da subito e mi ha tenuta incollata alle pagine fino all’ultimo! Non mi capita spesso, ma questa storia mi ha fatto anche commuovere in alcuni punti della storia, soprattutto nel finale, che ho trovato lineare con tutto il resto e, quindi, un’ottima conclusione. Mi è dispiaciuto lasciar andare i personaggi, lo ammetto! In questo libro troverete tantissime emozioni diverse, così come i legami: dall’odio e il risentimento passeremo all’amore fraterno e quello romantico, troveremo vendetta e rimpianti, tristezza e disperazione, ma anche felicità e spensieratezza… insomma, è un vero e proprio viaggio! E i risvolti di trama non sono mai banali!


Parlando, infine, dei personaggi, la cosa che più mi è piaciuta è stata la scelta di mettere come punto focale sì, la vendetta e tutto ciò che ne è legato (nel bene e nel male), ma soprattutto l’amicizia e il legame fraterno che si creerà tra i due protagonisti maschili, lasciando le storyline romantiche come parte secondaria. Cosa che di solito è sempre al contrario. Il protagonista principale, Kim Myung-Soo (anche se preferisco chiamarlo Moon Mugung) l’ho apprezzato molto, è stato il personaggio (per me) che ha avuto una crescita interiore notevole e colui che ha avuto il carattere più sfaccettato. Lo troviamo completamente all'opposto di Moon Gang-tae, e non a caso sarà proprio lui che lo aiuterà nel suo percorso. Mi è piaciuta questa dualità, che li porterà anche a scontrarsi un paio di volte, ma il legame che si è formato tra di loro l’ho adorato fin da subito. Altra cosa che ho apprezzato tantissimo sono le altre due protagoniste femminili, Im Soo-Hwa e Kim Cho-Hee: tra libri pieni di donne scontrose e maleducate spacciate per donne forti, qui troviamo due ragazze molto simili, sebbene una più dolce e calma dell’altra, ma che non hanno bisogno di dire per forza quanto valgono e siano forti, te lo dimostrano nel loro modo di essere. Se da principio il personaggio preferito pensavo fosse Moon Mugung, e la sua storia con Im Soo-Hwa la mia favorita, ebbene, all’apparizione di Kim Cho-Hee mi sono innamorata. È senza ombra di dubbio il mio personaggio preferito dell'intera storia, l’ho amata tantissimo e ho sofferto con lei per una determinata cosa che non dirò per fare spoiler. Tuttavia mi è piaciuto il suo finale, anche se non era quello che mi aspettavo, già…. Piango. Così come ho apprezzato il coinvolgimento di Gong Eun, che riappare alla fine, ma non è meno caratterizzato degli altri!


In sintesi, è un libro ben scritto, con personaggi diversi e ben caratterizzati, ambientato in una Corea che vi ammalierà! Sento di consigliarvelo tantissimo, soprattutto se vi piacciono le storie ambientate nei paesi orientali, non ve ne pentirete, davvero!


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